Roberto Diotaiuti

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Roberto diotaiuti
NascitaNapoli, 27 febbraio 1866
MorteFirenze, 31 gennaio 1919
Cause della morteDeceduto per ferite di guerra
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataRegio esercito
Armafanteria
UnitàII armata
Reparto129ª e 130ª Brigata Perugia.
Anni di servizio1896 - 1919
GradoGenerale di brigata
GuerreGuerra Italo-Turca
Prima guerra mondiale
CampagneFronte italiano (1915-1918)
Decorazioni2 Medaglie d'argento
Studi militariAccademia Militare
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Roberto Diotaiuti (Napoli, 27 febbraio 1866Firenze, 31 gennaio 1919) è stato un generale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entrò molto giovane nell'accademia militare dell'Annunziatella dove nel 1896 ne uscì con il grado di sottotenente. Si fece notare nel 1913 in una battaglia nei pressi di Bengasi dove ottenne la sua prima medaglia d'argento.[1]. Fulminea la sua carriera militare fatta anche di promozioni sul campo che lo videro Maggiore Generale già in piena Prima guerra mondiale al comando della Brigata Perugia, nel settore compreso fra i Monti Zebio e Colombara. Nella seconda metà di maggio 1917 la Brigata viene dislocata nuovamente in Friuli, ad est di Palmanova, alle dipendenze della 28ª divisione. Coinvolta nel ripiegamento generale conseguente allo sfondamento austriaco di Caporetto. Durante la battaglia del solstizio fu decorato con la seconda medaglia d'argento. Ferito gravemente fu ricoverato presso l'Ospedale militare di Firenze dove spirò dopo molti mesi di ricovero a 53 anni.[2][3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia 1848-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fonte:Istituto del Nastro Azzurro
  2. ^ Fonte:Stato Maggiore Esercito:divisione Onorcaduti
  3. ^ Ministero della difesa:D.G.U.E